Monza 59ma Coppa Intereuropa parte 1

Le forti turbolenze, trombe d’aria e pioggia a gò gò d’inizio giugno non han fermato i prodi Autobianchisti che si ritrovano ormai da 20 anni a Monza. La Pista è una forte attrazione ed è sempre magnetica la nostra presenza.
59° Coppa Intereuropa – Monza, 3-5 giugno 2011 – parte 1
Quando fioriva la produzione allo stabilimento di Desio, datosi che non vi era una pista propria, tutte andavano a Monza al collaudo prima dell’uscita ufficiale e vendita al pubblico. Ma la fortuna sorride agli audaci tant’è che, alle ore 9, come entravamo tutti, il cielo s’aprì d’improvviso, e solo su di noi, mentre tutt’intorno era plumbeo con allagamenti vari. Via via che arrivavano le auto, tutti ai gazebo per i saluti. Sempre le 20 auto della Svizzera capitanate da Fausto ma moltissimi gli altri equipaggi da tutta Italia. Fra di essi spicca Pippo che, col papà, è partito da Pompei per farsi 1 giorno in Pista a Monza: eccezionale! Romeo, il responsabile dei gruppi delle storiche nell’ambito del comprensorio, ancora una volta ci ha indicati come il gruppo più numeroso e più organizzato e, al briefing, ci ha consegnato una coppa per merito. Compilate le manleve per la Pista, i momenti clou son sempre quelli: tutti in coda, con gli adesivi consegnatici, frementi e ruggenti, in attesa che si liberi la Pista dalla F1 delle auto storiche giunte da tutto il mondo. L’apertura e l’ingresso è sempre qualcosa di adrenalinico e, quest’anno, s’è corso col gruppo delle sportive: che bellezza! Già si scaldavano le gomme alla velocità, quando una leggerissima pioggerellina di 10 minuti ha frenato gli animi focosi ai vari giri. Il rientro e l’ immediata visione delle foto ai computer prolungava l’eccitazione. E così le giornate a Monza passano sempre scanzonate, con una punta d’invidia passando in visita ai tanti paddock con gioielli strepitosi supervisionati. Al ns. grande spazio le bandiere blu dell’Autobianchi sventolavano fiere sotto ad un partèrre ricco di A112, Y10; da segnalare la presenza della Primula, e d’un modello particolare di A112: la Giliberti. Gli esperti del Registro Autobianchi controllavano le auto e davano consigli tecnici e valutazioni tecnico-meccaniche, ed il gruppo del forum Y10, si presentava agli altri. Tittu, prossimo alle nozze ospitò a casa Enzosound, Vigolo esponeva un motore lucidissimo, Baldrighi misurava la curva di rendimento dei motori mentre Broleri e Bordoni studiavano l’Y di Vindo di Trieste.

Articolo di Laura Lodi – fotografie di Fabrizio Prestifilippo, Marco Dolci, Marco Lerda, Laura Lodi.

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